Pizzerie
ESPOSITO DANIELA
ESPOSITO DANIELA
SANNA PASQUALINA
VARGIU VALTER
NURAGHE RUIU
Sardegna/Oristano/Paulilatino 1 Gennaio
La tradizione vuole che sa tuva si prepari con largo anticipo, almeno due mesi. Sa festa de Su fogu è una festa sarda in onore di Sant’Antonio Abate che unisce devozione cristiana e riti pagani. A Paulilatino, alcuni mesi prima sono i ragazzi de sa leva noa, cioè i diciottenni che hanno l’incarico di cercare tagliare e trasportare is tuvas all’ingresso del paese dove vengono lasciate fino al giorno della festa. I ragazzi perpetuano la tradizione, nonostante il servizio di leva obbligatoria ormai non esista più. Sa tuva è un grande tronco d’albero cavo, di solito una quercia secolare o un olivastro, che viene divelto a colpi d’ascia. In realtà la ricerca di una vera tuva, cioè un albero reso cavo perché colpito da un fulmine, si rivela spesso infruttuosa, alla fine può capitare che vengano sacrificati alberi ancora perfettamente sani. Tuttavia celebrare Sant’Antonio è una tradizione antica che i principi ecologisti non possono fermare. 'Fogu fogu po su logu, linna linna po sa Sardigna', era l’invocazione che ripetevano i bambini rivolti al Santo. Is tuvas una volta riempite le cavità con rami d’alloro, prima di essere incendiate nel piazzale della chiesa, vengono sempre benedette dal sacerdote. Nonostante ormai il rito sia di natura religiosa, rimangono alcune abitudini pagane, come quella di leggere il futuro interpretando le volute di fumo che si levano dal falò, conservare un tizzone spento come porta fortuna o sporcarsi le dita con la cenere e accarezzare il viso dei bambini come augurio di buona salute. Nei paesi in cui la tradizione vuole che sia sa Leva Noa a occuparsi de sa tuva, i diciottenni festeggiano tutta la notte quella che un tempo era la partenza per il servizio militare, con goliardate come riempire le strade del paese di scritte con le quali si prendono di mira più o meno velatamente compaesani, si fanno sfottò di stampo calcistico e qualcuno più romantico scrive una dedica alla fidanzata. (Rito Pagano-Religioso)