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  Sardegna/Cagliari/Sinnai      8  Febbraio


Festa di Carnevale


A Sinnai il Carnevale si differenzia per la particolarità di svolgimento della ricorrenza. Il giorno d’apertura è il giovedì grasso o, anche detto, “sa giobia de lardajolu”, l’usanza della consumazione del lardo seguita, la sera, da “is mascheras de cuaddu”, la corsa dei puledri attraverso le vie del paese. L’attrattiva caratteristica è rappresentata dalla parodia di una battuta di caccia ai cervi e ai cinghiali, “is cerbus”, alla quale partecipavano i battitori e i cani. Lo scopo della manifestazione sta nello schernire sia gli appassionati della caccia poco abili nell’effettuarla, sia gli uomini infelici a causa di problemi coniugali. Secondo la tradizione sinnaese la corsa si caratterizza per alcune maschere originarie, tra cui primeggia quella propria de “is cerbus”, ossia uomini mascherati con corna di cervo e pelli che imitano i versi dell’animale rappresentato. Durante la battuta, is canaxus spingono “is cerbus” verso la posta, travestiti con abiti da montagna e una maschera sul volto. Svolto, poi, “su martis de agoa”, ossia il martedi in cui si dà luogo a su ballu de Missa Manna e alla corsa dei cavalli a pariglia, si procede alla proclamazione del Carnevali mortu, cioè la fine della ricorrenza simbolicamente sancita dalla morte per decapitazione o impiccagione di un pupazzo. (Rito Pagano)